Perlustrazione

Quando non sai dove andare a rifugiare, ti accorgi che i posti migliori dove stare sono i bassi fondi.
Ecco perché Lawrence scelse di farsi un giro nei sotterranei, lì era buio e spettrale, le pareti erano incrostate da muschio verdognolo, mentre nel soffitto quello era totalmente nero non si riusciva a scorgere niente in quella nuvola nerognola.
Dopo qualche giro, si fermo improvvisamente guardandosi in torno, dopo di lì dove sarebbe andando a finire, non aveva niente da fare se solo ci fosse ancora posto nel paradiso o all'inferno almeno lì le giornate passavano, fra torture o l'ozio più totale.

Kaito si ritrovò nei sotterranei, aveva una chiave stretta tra le mani e il respiro corto.
Era allergico alla muffa e quel posto non era di certo tra i più salutari.
Camminò lungo il corridoio sul quale da entrambi i lati vi erano delle grosse porte nere, sopra di essere c'erano dei piccoli ovali metallici con incisi in rosso cremisi i numeri.
Kaito osservò ancora una volta il numero della chiave: 7.
Si trovava davanti alla porta numero 322.
Deglutì.
Dopo aver camminato a lungo giunse finalmente a numeri più bassi, era arrivato circa alla porta numero cento quando il suo cammino si interruppe.
Andò a finire contro qualcuno o qualcosa e cadde rovinosamente a terra.
Ahio!

Quando proprio ogni sua speranza di trovare qualcosa da fare era andata perduta, un oggetto o comunque una cosa solida, li venne contro facendolo cadere a terra, data la forza poteva essere una bestia o un mostro spaventoso.
<<ma che diamine...>>
Disse, massaggiandosi il fondoschiena.
<<di per caso sei un mostro? Se o indovinato e meglio che giri alla larga da me, la mia carne non e gustosa anzi faccio davvero pietà...>>
Era giusto chiarire ogni minimo particolare, pure se sembrava inutile la sua ultima uscita…un mostro non era certo schizzinoso.